discriminazione | |
1. sost. diversificazione iniqua del giudizio | |
2. sost. (storia) (sociologia) (politica) (diritto) trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o di un gruppo di individui, in virtù del fatto di far parte di una particolare categoria | |
3. sost. (per estensione) ingiusto atteggiamento di superiorità nei confronti di chi ha un diverso colore della pelle, appartiene ad un'etnia differente, professa un'altra religione, presenta caratteristiche somatiche o fisiche non comuni e/o non accettate oppure appartiene ad un ceto sociale disagiato | |
la discriminazione contro gli ebrei ha come presupposto la loro esistenza quindi tale riconoscimento nega qualsiasi discriminazione | |
4. sost. discriminazione razziale: storicamente fu dovuta al vano e paradossale tentativo di categorizzare l'umanità intera secondo tratti somatici, persino misurati, vano anche per non aver considerato l'evidente precedente spostamento geografico dei popoli, cioè di alcuni suoi appartenenti, e i matrimoni con figliuolanza tra popoli diversi, appunto nel corso della storia antica, recente e comunque anche attuale | |
5. sost. (familiare) sebbene sia raro, il termine tende ad indicare tutti quei comportamenti sollecitati da continui sospetti prima meschini, ipocriti poi e talvolta infine caratterizzati appunto da azioni volutamente dirette ad isolare e creare inimicizia; spropositata autostima, in seguito caratterizzata dal tentativo di elevarsi sugli altri in modo strumentale, criticando negativamente pressoché qualunque elemento raggiungendo così una grave alienazione sociale arrivando a disprezzare persino sé stesso | |
il peggior cominciamento della discriminazione principia con la maldicenza | |
l'inganno, la discriminazione e l'indifferenza sono le macchie che hanno come conseguente azione la violenza | |
6. sost. discriminazione di genere: da parte di alcuni uomini, talvolta violenta, è l'ingiusta ostinazione contro le ragazze o le donne | |